Il Giudizio Universale all’Auditorium di Roma

Quando una cara amica ti manda un messaggio per dirti di tenerti libera domenica e ti regala due biglietti per il Giudizio Universale all’Auditorium della Conciliazione, non puoi non ritenerti fortunata.

Avere accanto persone come Silvia, sensibile, sorridente e premurosa, che capiscono e conoscono e spesso sopportano atteggiamenti ambigui da borderline, è una ricchezza di cui essere grata, sempre.

L’amicizia nel corso degli anni assume forme e intercetta strade diverse da quelle percorse a vent’anni. Noi ci siamo incontrate una sera di Capodanno che condividevamo lo stesso appartamento con i relativi fidanzati. Da allora è stata empatia e simpatia e scambio di idee, di intenti e di risate. Una persona speciale.

Così oggi siamo state a vedere Il Giudizio Universale. Non sapevo cosa aspettarmi, le notizie sul web mi sembrano sempre le stesse e poco illuminanti.

Giudizio Universale Roma Auditorium spettacolo

La Galleria dell’Auditorium della Conciliazione, Roma

Il Giudizio Universale all’Auditorium: l’auto, la domenica e Roma, un bel dilemma.

Parcheggiamo con facilità tra Castel Sant’Angelo e via Cola di Rienzo. Posteggiamo proprio di fronte al forno (Il Gianformaio) ben organizzato per la colazione inglese e per quella italiana. Mette in mostra già dal mattino il menu del pranzo e decidiamo seduta stante che sarà il posto dove torneremo per il pasto post teatro.

Giudizio Universale Roma Auditorium spettacolo

Castel Sant’Angelo a Roma

Mi meraviglia trovare i negozi aperti. Pensavo che la domenica in città impazzassero soltanto i centri commerciali. Invece qui è un tripudio di marche e di vetrine e le commesse sorridono e mi accolgono con gentilezza. Bello. Siamo in pieno centro, il regno del turismo e dello shopping.

Scopriamo con avida allegria che la domenica il parcheggio non si paga. Gagliardo! A Roma sai quando arrivi ma non quando te ne vai: programmare il tempo di permanenza e le monete diventa un arrovellamento non da poco. Avremmo voluto venire in treno per non avere il pensiero benzina-parcheggio-viaggiodiritorno, ma non c’eravamo con le coincidenze dei festivi. Abbiamo atteso il bus designato al viaggio domenicale, poi abbiamo dovuto desistere e risalire in macchina, direzione Flaminia, Corso Francia e Vaticano. Le strade a Roma di domenica mattina sono vuote e velocemente percorribili.

Auditorium della Conciliazione, nella piccola città del Vaticano

In sette minuti a piedi il navigatore ci avverte che arriveremo a destinazione. Lungo la via facciamo tappa alla Fontana delle Palle di Cannone su Via di Porta Castello. Siamo già in pieno Vaticano.

Giudizio Universale Roma Auditorium spettacolo

Fontana delle Palle di Cannone su Via di Porta Castello al Vaticano

L’appuntamento è alle ore 10.00 in piazza San Pietro, poco prima dell’affollamento dei pellegrini in attesa del saluto del Papa. L’Auditorium è proprio lì, sulla frontale via della Conciliazione al numero 4.

Giudizio Universale Roma Auditorium spettacolo

San Pietro da via della Conciliazione, Roma

Ci accompagnano i nostri pargoli, dagli otto agli undici anni, che hanno ormai imparato ad aspettarsi grandi cose quando si va a vedere qualche mostra in città.

Ebbene, scopriamo questa nuova formula del Giudizio Universale: l’Artainment

È cioè l’arte che incontra lo spettacolo (art + entertainment).

Finora nel campo della comunicazione avevo avuto a che fare con l’infotainment, modelli di televisione in cui l’informazione si fonde con lo spettacolo; con l’edutainment, forme di apprendimento attraverso il gioco; di politainment, leve di comunicazione politica più leggere per non perdere l’aderenza con il popolo; fino all’advermarketing, formula non convenzionale di advertising e marketing per attrarre nuovi clienti attraverso stimoli emotivi continui.

Ma l’Artainment mi risulta nuovo come termine, anche se di facile comprensione: arte e spettacolo che si uniscono per raggiungere livelli di coinvolgimento totale.  Una felice formula innovativa che nel Giudizio Universale mette in campo narrazione (con la voce di Pierfrancesco Favino), performance teatrale (artisti e ballerini in scena), musica avvolgente (realizzata da Sting), giochi di luci e proiezioni immersive che avvolgono lo spettatore in un’esperienza unica.

Giudizio Universale Auditorium della Conciliazione Roma

Di cosa parla il Giudizio Universale

Non ci racconta la storia degli affreschi nella loro evoluzione, non ci spiega nel dettaglio il capolavoro del Buonarroti. Con il linguaggio del live entertainment e proiezioni a 270° che arrivano al soffitto, la narrazione ci porta a conoscerne la nascita, partendo da Giulio II che commissionò al Buonarroti gli affreschi della volta della Cappella Sistina fino alla realizzazione del Giudizio Universale, su commissione di Clemente VIII.

Noi eravamo nella fila 29, quindi nella parte Galleria e con un vetro trasparente che fungeva da parapetto di sicurezza con la platea sottostante. Non molto comoda come postazione, più indietro si vedeva meglio, senza il fastidio del frazionamento da vetro, ma distante dalle performance che avvenivano in platea.

Postazione migliore per lo spettacolo: platea.

Giudizio Universale Roma Auditorium spettacolo

Le mie impressioni

Ammetto che lo spettacolo non mi ha emozionato come mi aspettavo. Bella l’atmosfera, la sensazione avvolgente che ti porta dentro lo spettacolo. Un viaggio esperienziale multisensoriale che parte dall’oscurità immersiva della sala e ti trascina in un bailamme di giochi di luce, di spettacoli visivi, di musica e voci ad alto volume che senti addosso, di colori che ti riempiono gli occhi.

La narrazione è però veloce, di poca presa emotiva, non immediata da seguire nel susseguirsi dei quadri narrativi. Sessanta minuti che passano velocemente e che alla fine ti lasciano una sensazione di incompletezza, quasi che manchi qualcosa. Scatta la ferrea proposizione di andare a visitare dal vivo la Cappella Sistina. È il nostro modo di chiudere il cerchio.

Ma è forse anche l’intento sotteso a questo spettacolo, quello di spingere il pubblico a staccare quel biglietto e a sorbirsi ore di fila per entrare nella Cappella e ammirare dal vivo l’incanto degli affreschi di Michelangelo.

Giudizio Universale Roma Auditorium spettacolo

Il tour nella Roma antica e culturale continua. Stay tuned.

Voi siete stati a vedere la Cappella Sistina? E questo evento del Giudizio Universale? Fatemi sapere cosa ne pensate!

 

Auditorium della Conciliazione, via della Conciliazione 4
dal 15 marzo 2018 al 31 maggio 2019
Biglietti: €13 ridotto, €26 intero
http://www.auditoriumconciliazione.it/eventi/giudizio-universale/ 

Altri eventi a Roma:
Human+ al Palazzo delle Esposizioni, Roma

Idee su cosa fare a Roma e dintorni

 

 

 

18 commenti
  1. Raffaella
    Raffaella dice:

    Da appassionata di musei non potevo non leggere questo articolo. Michelangelo e la Cappella Sistina sono un pilastro della storia dell’arte. Gusto e impressioni personali a parte credo che la tua amica ti abbia fatto davvero un grande regalo. Se vivessi a Roma anch’io non me lo sarei persa!

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    • Carola
      Carola dice:

      Si si, è stata brava infatti ? Soprattutto mi conosce. Per quanto gusti e impressioni siano personali, è comunque un appuntamento da non perdere!

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  2. Dani
    Dani dice:

    Mi sembra un’esperienza interessante, un modo per avvicinare le persone all’arte. E’ d’obbligo poi una visita alla Cappella Sistina!

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    • Carola
      Carola dice:

      Credo sia una formula ben riuscita infatti, innovativa e coinvolgente, che strizza l’occhio anche ai più giovani che hanno ormai forme di consumo sempre più basate sulle tecnologie.

      Rispondi
  3. Silvia
    Silvia dice:

    Ma meraviglioso!!credo che avrei pianto tantissimo da tanta bellezza.. soprattutto in una sala con tanta gente l’energia si moltiplica..mi piacerebbe vederlo ma per Roma non ho programmi per andare a a Roma.. peccato..

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    • Carola
      Carola dice:

      Cara Silvia, siccome rimarrà per un anno, magari ti capita di passare da queste parti. Che non vuoi fare un salto al centro e vedere San Pietro? Ecco, da lì è un attimo, ci sei ?

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  4. Erica
    Erica dice:

    L’idea mi sembra molto interessante ma resto dell’idea che sia sempre meglio vederla dal vivo, finché c’è ? Abbiamo fatto un’esperienza simile, ma gratuita, a Padova. Ripeto, l’idea è buona ma l’originale non si batte!

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  5. Gianluca
    Gianluca dice:

    Roma offre infinite possibilità di visitare musei , vedere spettacoli, oltre che le bellezze delle Capitale. Credo che anche chi abiti li non riesca a vedere mai abbastanza…..Ma poi scusa il pranzo??

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  6. Simona
    Simona dice:

    Innanzitutto grazie per le indicazioni! Leggendoti penso che forse anch’io dopo la proiezione avrei sentito il desiderio di chiudere il cerchio, in effetti hai reso bene l’idea del senso di incompletezza che può lasciare l’arte vista seduta in platea, da quella vista con i propri occhi e respirata con i propri pensieri….

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    • Carola
      Carola dice:

      Bello Simona quello che scrivi. L’arte vista da seduti è davvero meno pregnante di quella che ti conquisti col sudore delle scale e con gli occhi dentro a questo immenso capolavoro. Credo che siano proprio due step separati. Assistere alla performance e poi andare dal vivo da luogo ad una stratificazione di esperienze e informazioni che poi magari ci rimangono addosso più facilmente. Speriamo 🙂

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  7. marina
    marina dice:

    Bè da laureata in storia dell’arte non posso che essere invidiosa in questo momento, confesso che a me sarebbe super piaciuta questa esperienza artistica!

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    • Carola
      Carola dice:

      Allora entro in punta di piedi, prof. 🙂 Sicuramente ti sarebbe piaciuto, un insieme di forme artistiche diverse e di linguaggi convergenti. Grazie per il tuo commento!

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  8. anna
    anna dice:

    che bella questa cosa, non l’ho mai provata. In effetti, come dici tu credo proprio che l’intento sia di far appassionare la gente e avvicinare la gente all’arte, facendole magari venir voglia di andarla a vedere con i propri occhi. Cmq è una attività che andrebbe sviluppata di più, soprattutto fra i giovani. Complimenti per il post, non è un argomento che si vede spesso nei blog.

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    • Carola
      Carola dice:

      Grazie Anna! Effettivamente credo che questa formula del coinvolgimento immersivo del pubblico stia prendendo piede, perchè alle persone piace sorprendersi e sospendersi in quella dimensione che ti trascina per un pò in un’altra percezione. Da provare!

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    • Carola
      Carola dice:

      Si, mi sa che sei un bel pò lontano 🙂 Ma guarda, rimarrà on stage per un anno, se capiti da queste parti nel frattempo ti ho dato tutti i dettagli eh! 🙂

      Rispondi

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