Correre dopo i 40: non è mai troppo tardi per tenersi in forma

La corsa è lo sport che migliora corpo e mente ed è una svolta a qualsiasi età

correre a quarant'anni

Noi che gli anta li abbiamo superati già da un po’, siamo cresciute con il concetto dello sport messo accanto agli studi ed al lavoro. Il classico cliché era studiare fino alle 18.00 per poi chiudere i libri e correre in palestra. Per tonificare il fisico e riaprire la mente al mondo.

All’alba dei tempi: lo sport dopo il lavoro

I pendolari eravamo i più stacanovisti: si tornava dal lavoro tardi con il treno, un salto a casa il tempo di recuperare il borsone ed eravamo già in palestra. Fino a chiusura. Si cenava tardi, dopo due ore di pesi e di sudore, ma era irrilevante. Si trattava di sessioni di body-building o di step a musica alta, su e giù su quello scalino con il viso fintamente sorridente.

“Stasera si recita a soggetto” Luigi Pirandello

Poi l’arrivo di un figlio ci ha fatto rivedere un po’ di priorità, abbiamo dovuto ridistribuire spazi e tempi, spesso senza neanche un vero programma o un copione da seguire. Improvvisando secondo l’emergenza. “Stasera si recita a soggetto”, diceva Pirandello.

Mi ero imposta di trovare lo spazio per riprendere lo sport e rimettermi in carreggiata. Avevo anche qualche chilo post gravidanza da smaltire e dimenticare. Ma finiva che il tempo era così stretto e misurato che la sessione in palestra diventava un’altra fonte di stress. Fare gli esercizi in fretta, con gli occhi costantemente sull’orologio per terminare la scheda e tornare agli impegni familiari, non andava proprio bene. Quando ho capito che la faccenda mi creava più ansie che benefici, ho messo da parte quel capitolo.

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Correre e tenersi in forma è un bene per la nostra salute

Mi mancava non allenarmi. Me ne accorgevo sia a livello fisico che a livello mentale e anche sociale.
Ora la mia gnoma ha (già) 11 anni e sono entrata negli anta già da un po’. Il metabolismo rallenta e i centimetri avanzano su fianchi e addome. Reagisco con nervosismo ai pantaloni che si fermano sulle anchee al bottone che stringe.

Urge correre ai ripari! Mens sana in corpore sano

Per chi non ha problemi di salute o patologie specifiche a cui prestare particolari attenzioni, riprendere ad allenarsi è di buon auspicio. C’è chi prende a fare Zumba, chi Salsa&Merengue. Io ho preso a correre: aspirante runner. Alle prime armi e con la pretesa di migliorare le prestazione.

Correre è respirazione e concentrazione

Non ho mai amato correre: era questione di concentrazione mentale e di respirazione sbagliata. Mentre correvo mettevo a fuoco problematiche e difficoltà personali e dopo poco andavo in tilt. Ora ho imparato ad essere più rilassata, a dissociarmi dagli stati negativi e a concentrami sul qui e ora seguendo una respirazione profonda.

Correre è superare i propri limiti

Sono all’ottava settimana di allenamento, tre o quattro volte su sette giorni. Sto facendo progressi. Ho cominciato a correre per 10 minuti, ho aumentato gradualmente a 15, poi a 20 e adesso sono arrivata a correre per trentadue minuti senza neanche voler morire.

Non importa cosa trovi alla fine di una corsa, l’importante è quello che provi mentre stai correndo. Il miracolo non è essere giunto al traguardo, ma aver avuto il coraggio di partire.
(Jesse Owens)

Spezza il fiato e vai: cosa vuol dire?

Devo ancora in realtà trovare un vero entusiasmo. Sono molto lontana da chi dice che quando corri sei così carico di endorfine che potresti andare avanti all’infinito. “Vedrai che poi spezzi il fiato”. Ecco, per esempio questa cosa qua di spezzare il fiato io non l’ho mica ancora capita. Cosa vuol dire? Pensavo fosse qualcosa di magico che a un certo punto accadesse a tutti in automatico, tipo il turbo che vedi nei cartoni quando la polvere vortica su movimenti e in un attimo Beep Beep arriva al Gran Canyon. O un incantesimo che ti piomba addosso all’improvviso e ti ritrovi con una forza straordinaria nelle gambe o con un polmone nuovo. Invece no.

Dicono gli esperti che spezzare il fiato sia questione di resistenza. Che è un fatto soggettivo e che giorno dopo giorno arrivi a trovare il tuo punto di massimo equilibrio tra sforzo fisico, battiti cardiaci e respirazione controllata. E allora vai alla grande. Quindi il mantra è: insisti e resisti.

correre a quarant'anni

La corsa perché: comodità e programmazione random

La comodità della corsa è che non hai vincoli di corsi, orari, soldi e prestazioni. Programmi le uscite in base a quelle ore sparse nella settimana su cui sai che puoi contare con facilità. Io per esempio a volte riesco ad andare la mattina e altre volte la sera, ma so bene che le prestazioni migliori, in termini di risultati ed energia, le ottengo al mattino. L’importante è essere costanti e trovare comunque l’occasione per andare: da soli o in compagnia, all’alba o al tramonto, d’estate o d’inverno, in settimana o nei weekend, è bene mantenere una regolarità di allenamento per ottenere risultati e raggiungere gli obiettivi.

Il running aiuta a mantenere il corpo e la mente attivi ad ogni età

Ci sono inevitabili cambiamenti biologici dovuti al passare del tempo ma, a meno che non ci siano patologie conclamate, correre può far bene a tutti. Ancora di più dopo i 40 anni, quando l’attività fisica diventa indispensabile per salvaguardare peso e salute.

L’esercizio fisico è quindi un elemento strategico per contrastare quel declino naturale a cui la vita lentamente ci costringe e che non ci piace affatto. Pare che già dall’età di 30 anni il nostro corpo inizi a perdere massa muscolare al ritmo dell’1% all’anno. I tendini e i legamenti perdono elasticità, diventano meno flessibili e più inclini allo strappo. I muscoli si fanno più rigidi, le ossa più fragili. La capacità aerobica diminuisce e il metabolismo rallenta. (Sigh!)

Corsi e ricorsi della corsa:  i benefici

Per fortuna la scienza medica ci dice che la corsa aiuta sia il fisico giovane che quello adulto, perché rende i muscoli più forti e le ossa più spesse, rinforza le articolazioni e rigenera la cartilagine.
Come ulteriore vantaggio, l’allenamento regolare eleva l’umore, diminuendo sia l’ansia che la depressione.

Darsi al running: come iniziare

È importante cominciare lentamente, senza ansia da prestazione e risultati da raggiungere in fretta.

Si inizia con brevi tratti di corsa, da alternare a camminata veloce. Dapprima pochi minuti, aumentando gradualmente il chilometraggio o il tempo, ad un ritmo di circa il 10 percento a settimana.

È però importante ascoltare il proprio corpo. Non bisogna strafare, non correre se senti male. Presta attenzione al dolore che non va via e, in caso, concediti il tempo per recuperare.

La corsa e dintorni: cos’altro considerare

Dormi bene e mangia sano. Una dieta bilanciata e l’apporto di abbondante acqua, insieme ad un sonno giusto e prolungato, aiutano il benessere e alimentano uno stile di vita sano.

Scegli scarpe adatte alla corsa: sceglile allegre e colorate, saranno le tue compagne di avventura.

Trova il tuo ritmo: quanto più a lungo riuscirai a mantenere il passo e ad aumentare le distanze, tanto più riuscirai ad ottenere risultati soddisfacenti. Sotto il punto di vista della prestanza fisica ma anche del peso. Vedrai che tornare in forma non è impossibile!

Spero di averti scosso abbastanza e di averti trasmesso motivazione e determinazione! Fammi sapere la tua esperienza. Se ti va, puoi lasciare nei commenti i tuoi consigli e le tue considerazioni, raccontami di te, dei tuoi allenamenti e dei tuoi risultati!

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11 commenti
  1. Alessia
    Alessia dice:

    Avete mai provato a correre ascoltando i Linkin’ Park oppure i Motorhead? Ve lo straconsiglio…arriverete in America anche se siete poco allenati. Io ormai se non corro muoio ma posso dirvi che all’inizio trovavo qualsiasi scusa. Poi ho iniziato ad apportare una serie di modifiche alla mia vita tra cui: liberarmi di persone tossiche, cambiare alimentazione con https://www.yazio.com/it e cercare di fare il più possibile quello che mi piace e anche la corsa è diventata un piacere. Soprattutto da quando guardo il mio corpo e mi piaccio!

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  2. Sabrina
    Sabrina dice:

    Anch’io ho superato gli anta da un po’ ma hoavuto la fortuna di essere sempre in forma senza sforzi e ciò. I ha impigrito, da un paio di mesi però ho notato un po’ più civica sui fianchi e… Panico. Non ho modo di andare in palestra e correre come. Hai detto tu mi porta a pensare e vado in tilt? ho pensato all hula hop ma magari provo a seguire i tuoi consigli per la corsa ?

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    • Carola
      Carola dice:

      Capisco il panico! Devo dire che da quando ho iniziato questo blog va molto meglio, non sai quanti post riesco a progettare 🙂 Peccato poi non avere il tempo di scriverli!!

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  3. Lucy the Wombat
    Lucy the Wombat dice:

    Questo articolo mi capita sotto gli occhi proprio a fagiolo, ora che qui da me è inverno e sto cercando di rimotivarmi a uscire a correre (quando fa caldo, fa veramente troppo caldo). Per me la corsa è l’attività sportiva più bella che ci sia, anche senza fare grandi performance mi riesco a proiettare in uno stato semi-onirico, uno spazio tutto mio in cui esce fuori il meglio di me e anche se il corpo si stressa non mi fa male niente. Per non parlare della endorfine del dopo! In certi periodi diventa proprio una droga (ecco, amerei ritornare a uno di quei periodi! ?)

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  4. anna di
    anna di dice:

    Correre fa assolutamente bene, ma sarà che ho corso per talmente tanti anni che oggi mi diverto a camminare, fare lunghe camminate lungo l’oceano. Mi annoio a correre, magari proverò a camminare e intervallare qualche passo di corsa… proverò e ti farò sapere. Buona corsa 🙂

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  5. Vittoria
    Vittoria dice:

    Concordo con la frase correre è superare i proprio limiti. Ricordo l’adrenalina ogni volta che raggiungevo un nuovo step nel mio allentamento. Gli scatti, 5 minuti in più, 1 km in più. Quanto mi manca la corsa, il parco, quei 40 minuti tutti miei.

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    • Carola
      Carola dice:

      Ecco, hai preso in pieno: quei 5 minuti o quel chilometro in più, cercando di andare sempre un po’ più in là e poi scoprire che era facile. 🙂 Un tempo tutto per sé. Come mai hai lasciato Vittoria?

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  6. Paola
    Paola dice:

    Per un po’ ho provato a correre proprio per i motivi che hai elencato, comodità e mancanza di vincoli, ma ho capito che non faceva proprio per me. Con gli amici parlo troppo e resto senza fiato, da sola mi annoio, anche con Katie Perry a tutto volume nelle orecchie. Ho rimediato con la piscina, nuoto libero con ingresso quando voglio e assoluta mancanza di programmazione!

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    • Carola
      Carola dice:

      Anch’io pensavo non fosse proprio per me, ma ho provato e insistito e ne sono contenta! Comunque io distacco chi ha voglia di parlare correndo, non ce la posso fare! 😀

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